Le cinture di sicurezza sono tra i DPI più comuni, usate per proteggersi da rischi anche di grossa entità .
Sono molto versatili, adatte a ogni lavoratore e utili per eseguire svariati tipi di interventi.
Come funzionano questi dispositivi? Cosa dice la normativa al riguardo?
Vediamo tutti i dettagli in questo articolo..
Cinture di sicurezza, cosa sono?
Le cinture di sicurezza sono dei dispositivi di trattenuta utili per impedire che il lavoratore scivoli o rotoli durante l’esecuzione di un intervento potenzialmente pericoloso.
Non devono essere usate per arrestare una caduta dinamica e servono a limitare i danni provocati dal lavoro in quota.
Rientrano tra i migliori DPI per prevenire le cadute e riescono ad adattarsi bene a quasi ogni contesto, rivelandosi strumenti preziosi in svariati tipi di interventi.
Le cinture di sicurezza sono costituite da un insieme di nastri o cinghie che avvolgono il corpo dell’utente sul punto vita, proteggendo il bacino e l’addome.
Possono essere regolate su qualsiasi tipo di taglia o corporatura e in alcuni casi presentano anche un supporto posteriore.
Sono progettate per essere agganciate tramite moschettoni ad anello - posizionati sui fianchi - con chiusura a bloccaggio manuale o automatica.
Questi dispositivi, inoltre, sono sempre collegati al sistema di trattenuta e sono in grado di offrire supporto a tutto il corpo, presentando delle volte anche cinghie per spalle e per gambe.
Cinture di sicurezza: cosa dice la normativa
Il D.Lgs 81/08 regola tutto ciò che riguarda i lavori in quota, ossia ogni attività lavorativa eseguita ad un’altezza superiore ai 2 metri rispetto a un piano stabile.
Il decreto stabilisce che quando si pianifica un intervento di questo tipo, che sia di piccola o grossa entità , è obbligatorio predisporre tutte le misure di sicurezza necessarie per tutelare i lavoratori ed evitare pericoli.
È quindi necessario dotarsi delle attrezzature idonee e il datore di lavoro può scegliere verso quali soluzioni orientarsi.
Le cinture di sicurezza, però, non possono essere considerati DPI di arresto caduta, perché non adatti a impedire cadute dinamiche.
Sono infatti dispositivi di trattenuta e pertanto devono essere limitati a quello scopo.
Secondo la normativa questi DPI devono essere progettati rispettando i criteri di ergonomicità ed adattabilità all’utilizzatore, devono essere muniti di un punto di ancoraggio affidabile e devono essere realizzati con tessuti durevoli.
I materiali usati devono essere, infatti, fibre tessili sintetiche resistenti alle muffe, all’invecchiamento, agli sforzi e alle sollecitazioni dinamiche.
Inoltre, devono sempre essere presenti la marcatura CE e tutte le informazioni relative al nome del prodotto, al numero dell’organismo notificato, al modello e numero di serie, all’anno di fabbricazione e alla norma di riferimento
Gli obblighi e i doveri del lavoratore
Il lavoratore è tenuto a prendersi cura dei dispositivi di cui viene equipaggiato ed è pertanto obbligato a provvedere a una buona manutenzione, conservazione e pulizia delle cinture di sicurezza.
Il dispositivo non può essere modificato in alcun modo e deve essere utilizzato solo per lo scopo per cui è stato progettato - seguendo le corrette istruzioni - e solo per il tempo necessario ad eseguire il lavoro. Ogni danno o anomalia deve essere prontamente comunicato, in modo che il DPI venga riparato o, se necessario, sostituito.
Tutti gli eventuali interventi di riparazione devono essere documentati e svolti assicurando lo stesso livello di qualità offerto dal fabbricante al momento dell’acquisto.
Infine, devono essere condotte delle regolari ispezioni, seguendo le tempistiche e le modalità indicate dalla normativa e dal libretto di istruzioni.
Cinture di sicurezza e corde di sicurezza
Le corde di sicurezza sono dei dispositivi non più lunghi di 2 metri dotati di due terminali alle estremità , che possono essere connettori, anelli o cappi cuciti.
Sono realizzati in diversi materiali, come cinghie, funi e fibre sintetiche, e sono sempre collegati a dei sistemi di trattenuta per evitare che il lavoratore cada o si faccia male in situazioni pericolose.
Questi DPI servono quindi per essere agganciati alle cinture di sicurezza o alle imbracature, con lo scopo di sostenere il corpo dell’operatore, tenendolo in modo da proteggerlo durante e dopo la caduta.
I materiali usati devono quindi essere resistenti e seguire gli stessi criteri di quelli utilizzati per costruire le cinture di sicurezza.
Ma non solo: per garantire sicurezza questi DPI devono avere una lunghezza di almeno 10 centimetri e devono essere fissati tramite l’impalmatura o un altro sistema in grado di impedirne l’apertura durante l’uso.
Le corde di sicurezza devono inoltre rispettare i principi di ergonomicità e funzionalità del lavoratore e ogni parte metallica deve essere protetta contro la corrosione.
È quindi chiaro come questi dispositivi, combinati con le cinture di sicurezza, siano degli strumenti indispensabili per tutelare i lavoratori e ridurre al minimo i rischi durante interventi pericolosi come quelli in quota.
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